L’osteopatia nasce il 22 giugno 1874 dal genio del Dott. A.T. Still, chirurgo americano, il quale deluso dalla medicina tradizionale, che non era riuscita a salvare i suoi tre figli colpiti dalla meningite ed una figlia da polmonite (nel febbraio 1864), dopo anni studio e sperimentazioni, elaborò una nuova concezione nella cura del soggetto.
“Come un colpo di sole la verità intera albeggiò nella mia mente”, “ho visto una piccola luce nell’orizzonte della verità”, “in pratica ho issato la bandiera dell’osteopatia!”.
A.T. Still 22 giugno 1874
Still iniziò a studiare le relazioni esistenti tra l’equilibrio funzionale nell’insieme delle strutture del corpo e la salute, ciò lo portò ad elaborare una filosofia di lavoro basata sul concetto causalistico e non sintomatologico della malattia.
“L’obiettivo del medico dovrebbe essere quello di cercare la salute, chiunque può trovare la malattia” – A.T. Still
Still, dopo anni di sperimentazione, arrivò ad elaborare la propria disciplina su quattro principi cardine:
- L’essere umano è un’unità dinamica di funzioni il cui stato di salute è determinato dall’equilibrio di corpo, mente e spirito
- Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione che sono per natura di autoguarigione
- La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate
- La terapia razionale si fonda sull’applicazione di tutti e tre i principi suddetti
Quindi l’osteopata basandosi sulla storia del soggetto, ed applicando i principi sopra elencati, ricerca, attraverso la valutazione dinamica e palpatoria, la causa della problematica che affligge il soggetto.
Still individua come stato di salute ottimale la condizione in cui i liquidi coprorei (arterioso, venoso, linfatico) sono liberi di circolare al fine di adempire le loro funzioni ed impedire il deposito di scorie. Da qui la regola dell’arteria suprema.
“Ho pensato che l’osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “patia” e ho ottenuto Osteopatia”.
(Still, A.T. Autobiografia, 1897, p.98)
Nel 2002 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto l’osteopatia all’interno della medicina non convenzionale.
L’obiettivo dell’osteopatia è, attraverso differenti approcci esclusivamente manuali, risolvere la problematica del soggetto attraverso il ripristino della sua fisiologia. L’osteopatia è quindi una disciplina complementare alla medicina tradizionale poiché cerca il ripristino della fisiologia e dell’omeostasi del corpo stimolando ed ottimizzando la capacità di recupero del corpo stesso, da qui deriva la vera visione olistica che contraddistingue l’osteopatia rispetto ad altre figure di terapia.